Comando congiunto delle polizie locali di Corsico e Buccinasco, senza risposte si passa allo sciopero
Ieri sera, agenti del sindacato di polizia locale hanno presidiato l’aula dove si stava svolgendo il Consiglio comunale che doveva discutere un’interrogazione presentata dalla Lega.
Una decina di agenti del Sulpl, sindacato di Polizia locale hanno presidiato ieri sera la sala del Consiglio comunale di Buccinasco in attesa di ricevere risposte da parte della giunta guidata dal sindaco Pruiti sulla decisione di creare un comando congiunto Buccinasco-Corsico. Risposte che secondo Sergio Bazzea, delegato sindacale non sono arrivate.
Convenzione fantasma
Doveva essere l’occasione per fare chiarezza. Sembra proprio che così non sia stato. Si partiva da un’interrogazione presentata dal gruppo consiliare della Lega, con la quale era stato chiesto se “al momento esiste una copia della convenzione” che dovrebbe regolare i rapporti tra le due realtà e se “eventualmente a che punto è il dialogo tra le due amministrazioni”. Il documento chiedeva anche di far luce “su fasi e tempi previsti che porteranno alla gestione in forma associata dei due comandi”.
Raltà incompatibili
Secondo i rappresentanti del Sulpl, quella dell’amministrazione buccinaschina è stata una non risposta. “Si tratta – dicono – di due realtà incompatibili. Il comando unificato porterebbe a una diminuzione dei servizi sul territorio di Buccinasco a vantaggio di Corsico che era e rimane una realtà problematica. Gli operatori, poi, sarebbero costretti a lavorare in un territorio più vasto senza alcun ritorno economico”.
2 euro al giorno
Al momento, gli agenti sotto il comando di Buccinasco percepiscono 2 euro al giorno per il servizio all’esterno dei confini del proprio comune, quelli di Corsico ne ricavano 5. Ci sono altre indennità che non coincidono e Buccinasco dovrebbe raddoppiare i fondi in dotazione se dovesse equipararle, ma ci sono dei limiti imposti dalle leggi vigenti. A meno che non si riducano le indennità che percepiscono gli agenti di Corsico. Il pareggio delle condizioni economiche dovrebbe essere il primo passo per un’operazione di questo tipo. Chi ci rimetterà? Chi ci guadagnerà?
Lo sciopero
Anche le spese per il personale sono molto diverse. Se ne parlerà oggi pomeriggio durante un tavolo tecnico aperto per la prima volta ad alcune sigle sindacali che hanno accettato di discutere la questione. Secondo Bazzea, però, il solo sedersi al tavolo della trattativa significherebbe accettare l’ipotesi che il comando unificato diventi realtà. “Senza una bozza della convenzione – attacca – non sappiamo di cosa si debba discutere: è un progetto che non ha ragione di esistere proprio per la enorme disparità di condizioni economico e sociali dei due comuni. Per questo motivo, nei prossimi giorni, per testimoniare il disagio di tutti gli operatori, indiremo uno sciopero di tutti gli addetti ai lavori”.